Nell’articolo di oggi voglio condividere con te una serie di consigli SEO per ottimizzare le tue foto su WordPress e posizionarle su Google Immagini.
Perché è così importante? Perché il motore di ricerca, ad oggi, nonostante abbia un algoritmo molto avanzato, non riesce a leggere i contenuti audiovisivi. Quindi per supportarlo dobbiamo lavorare su alcuni elementi di cui ti parlerò in questo post.
Sei pronta? Cominciamo!
Sommario
- Cos’è Google Immagini e come è nato
- Perché è importante ottimizzare le immagini in ottica SEO
- Quali elementi migliorare per indicizzare e posizionare le tue foto
- Tool per comprimere le immagini per il web
Cos’è Google Immagini e come è nato

Google Immagini è il motore di ricerca visivo di Google dedicato esclusivamente alle immagini. Funziona esattamente come la ricerca classica, ma in questo caso, una volta che hai digitato la parola chiave e cliccato su “Strumenti”, puoi filtrare i risultati in base ad una serie di parametri tra cui:
- dimensioni;
- colore;
- tipo;
- data/ora;
- diritti di utilizzo.
Io ad esempio l’ho usato tantissimo prima dello shooting fotografico con i ragazzi di Deerspensa Studio perchè cercavo vestiti e oggetti color ottanio che potessero essermi utili come oggetti di scena.
Ma come è nato Google Immagini? Non ci crederai mai ma la nascita di questo motore di ricerca, lanciato nel luglio del 2001, è tutto merito di Jennifer Lopez e del suo famosissimo abito in chiffon di seta verde realizzato da Versace. La celebre cantante lo indossò nel 2000 ai Grammy Awards, i premi americani più prestigiosi in ambito musicale. In poco tempo la ricerca di quel vestito così particolare divenne la query più cercata in assoluto dalla fondazione due anni prima dell’azienda californiana.
Fu proprio questo evento, come ha confermato nel 2015 l’ex amministratore delegato di Google Eric Schmidt, a ispirare il potenziamento dedicato all’individuazione di foto e immagini.
Perché è importante ottimizzare le immagini in ottica SEO
Ti è mai capitato di usare Google Immagini e atterrare su un sito? Credo proprio di sì! Per migliorare la visibilità online dei tuoi contenuti devi curare anche questo elemento per tre motivi:
- Google Immagini è usato da milioni di persone in tutto il mondo.
- Il motore di ricerca non riesce a decifrare cosa è raffigurato nella foto né tantomeno l’eventuale contenuto inserito al suo interno: può leggere solo i testi, il codice sorgente di una pagina e i link.
- Caricare su WordPress file media leggeri incide positivamente sia sulla velocità di caricamento del sito, diventata ormai da diversi anni fattore di ranking, cioè di posizionamento, e sia sull’esperienza utente perché nessuno aspetta 10 secondi che si carichi un portale. Per approfondire questo argomento ti consiglio di leggere questo articolo.
Quali elementi migliorare per indicizzare e posizionare le tue foto
Per rendere le tue foto SEO friendly e posizionarti online ti consiglio di:
- scegliere foto di qualità, no stock. Se ti è possibile investi su un servizio fotografico professionale che ti aiuti ad avere un sito web di un certo livello ma anche immagini originali per i tuoi articoli. In alternativa, puoi scattare tu delle foto in casa o all’esterno, usando degli oggetti che siano in linea con il tuo personal brand. Come ultima soluzione ci sono tantissimi portali dove puoi scaricare immagini royalty free come Unsplash, Pexels e Pixabay.
- Ridimensionare e comprimere le immagini prima di caricarle su WordPress per migliorare le prestazioni del portale. Io per l’immagine orizzontale in evidenza imposto su Photoshop 1200 (larghezza) *800/900 (altezza) pixel. L’ideale, se condividi il tuo articolo sulla pagina Facebook, è 1200*630 pixel che sono le dimensioni consigliate dal social media. Per le foto in verticale la dimensione è 900 (larghezza) *1200 (altezza) pixel. Ma quanto deve pesare una foto? Io non vado oltre i 100 kbyte.
- Rinominare il file prima della pubblicazione inserendo la parola chiave principale del post/pagina separata dal trattino (-) per la foto in evidenza, senza termini superflui come preposizioni, articoli, etc. Sono le stesse regole che valgono per gli url. Una volta che hai deciso il nome del file e lo carichi sul backend, la piattaforma inserisce in automatico il titolo. Per le altre foto, il nome deve descrivere il più possibile l’immagine. Mi raccomando non usare diverse volte la keyword solo perchè pensi sia utile per posizionarti perché rischi di essere penalizzata.
Se non sai da dove partire per la ricerca delle parole chiave puoi leggere questo post:
- Inserire il testo alternativo. Il tag alt, definito anche alt text o testo alternativo, è un’espressione che rende accessibili le tue immagini agli screen reader, applicazioni essenziali per non vedenti e ipovedenti. Anche in questo caso, come per il nome del file, ti suggerisco di usare la keyword collegata al contenuto perchè è il fattore più importante ai fini del posizionamento. Se non l’hai aggiunto quando hai fatto l’upload dell’immagine puoi recuperare successivamente.
C’è un altro campo che puoi compilare nell’editor di WordPress ma ai fini SEO non ha molta importanza e cioè la didascalia. In genere compare sotto l’immagine ed è rilevante per far comprendere al lettore cosa sta guardando.
Qui sotto ti lascio uno screenshot per farti capire visivamente dove inserire tutti i parametri di cui ho parlato.

Tool per ottimizzare le immagini per il web
Come ottimizzare nel concreto le immagini per il sito web? Ecco tre tool che possono esserti utili per ridimensionare e rendere più leggere le foto senza l’uso dei plugin, su cui sono un po’ contraria perchè rallentano il caricamento del tuo sito web.
Photoshop
Photoshop è a mio avviso la soluzione migliore se lo vuoi usare anche per fare delle grafiche più professionali o sei un’appassionata di fotografia/travel blogger.
Io lo utilizzo dal 2016 in combinazione con Lightroom per editare le foto che scatto con la mia reflex Nikon in giro per la Calabria e per lavoro. È uno dei pochi strumenti di cui non potrei fare a meno. Scelgo la foto che mi serve, poi vado su Dimensione Immagine, inserisco larghezza e altezza e poi uso la funzione “Salva per il web” per avere un’immagine che pesa meno di 100 kb.
L’abbonamento al Piano Fotografia di Adobe Creative Cloud costa 12,19 euro al mese.
Befunky
Befunky è una piattaforma creativa simile a Canva ma con delle funzionalità molto interessanti. Puoi tagliare e ridimensionare foto, ritoccarle, creare grafiche per i social e collage. In più puoi sbizzarrirti trasformando le foto in arte con i tantissimi filtri a disposizione (funzione a pagamento).
TinyPNG
TinyPNG è una piattaforma online molto semplice da usare che comprime le dimensioni di file in formato webP, png e jpeg fino al 70%. Basta caricare l’immagine, attendere la fine del processo e cliccare su Download.
Spero che questa guida su come ottimizzare le tue immagini in ottica SEO ti sia stata utile.
Se vuoi imparare a scrivere contenuti che si posizionano sulla prima pagina dei motori di ricerca puoi acquistare la mia guida in pdf al SEO copywriting. Un ebook sia teorico che pratico di 56 pagine in cui condivido tutti gli step che seguo anch’io ogni giorno dal 2016 ad oggi, prima come blogger e poi come consulente SEO e web marketing. Tutti passaggi che mi hanno portato da 0 a 130 mila visite sul mio primo sito web dedicato alla Calabria e poi a posizionarmi sulla prima pagina di Google per decine di parole chiave in soli 9 mesi su questo sito.
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