Come indicizzare il tuo sito WordPress + regalo per te

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16 Ottobre 2022
indicizzare sito wordpress

Indicizzare il tuo portale realizzato su WordPress è il primo passo per posizionarlo su Google e quindi dargli maggiore visibilità per essere così intercettata dai potenziali clienti e portare traffico profilato che può trasformarsi in contatti e vendite. 

Sommario

  1. Cosa significa indicizzare un sito WordPress?
  2. Differenza tra indicizzazione e posizionamento
  3. Come verificare che il tuo sito sia indicizzato
  4. Come si fa ad indicizzare un sito?
  5. Perchè il mio sito WordPress non appare su Google?
  6. Quanto tempo ci vuole per indicizzare un sito su Google?

Cosa significa indicizzare un sito WordPress?

Il significato del termine “indicizzare” è far sapere ai motori di ricerca, non solo Google, ma anche Bing e Yahoo, che il tuo sito web è online al fine di aggiungerlo all’indice che puoi considerare come una grande biblioteca costituita da migliaia di libri. 

L’indicizzazione è una procedura gratuita che avviene in modo naturale se si verificano una serie di condizioni. Ad esempio Google potrebbe decidere di non indicizzare una pagina in cui il testo è molto breve e non è utile all’utente, quello che in gergo tecnico viene definito “thin content“, cioè contenuto scarno.

In questa categoria rientrano le pagine simili, con contenuti duplicati e quelle dense di parole chiave. La presenza di molti contenuti di questo genere può portare anche ad una penalizzazione e quindi alla rimozione dall’indice del sito. Quindi occhio!

Differenza tra indicizzazione e posizionamento

Spesso i termini “indicizzazione” e “posizionamento” vengono confusi ma facciamo un po’ di chiarezza su come funziona Google e cosa succede prima e dopo la query di ricerca, cioè la frase digitata dall’utente sulla barra. 

Prima della query di ricerca

  1. Scansione. In questa fase lo spider, definito anche crawler o bot (Googlebot nel caso di Google), scansiona e scarica testi, immagini e video dalle pagine presenti online.
  2. Indicizzazione. Dopo la scansione lo spider analizza i contenuti scaricati e li memorizza all’interno dell’indice di Google. Quindi, quando il sito è indicizzato significa che si trova all’interno del database del motore di ricerca, cioè è visibile sulla serp, ossia sulla pagina dei risultati, ma questo non significa che si sia posizionato.

Dopo la query di ricerca

  1. Ranking. In questo momento avviene l’ordinamento in base al grado di corrispondenza tra query di ricerca e pagine.
  2. Creazione della serp come risposta alle richieste dell’utente.

Il posizionamento è la posizione che il sito ha sulla serp per determinate keyword digitate dal visitatore ed è il risultato di una serie di fattori, interni (SEO on page) ed esterni al sito (SEO off page).

Ad esempio, se tu sei una naturopata di Firenze e hai un sito web online, è probabile che si trovi all’interno dell’indice di Google ma che non sia posizionato sulla prima pagina per la parola chiave “naturopata Firenze” per cui vorresti essere intercettata.

Per approfondire leggi questi articoli:

Come verificare che il tuo sito sia indicizzato

Se vuoi verificare che il tuo portale sia indicizzato ci sono due semplici metodi: puoi usare l’operatore di ricerca “site” di Google oppure controllare l’indicizzazione delle diverse pagine con lo strumento gratuito di Google Search Console.

Comando Site di Google

Apri una nuova scheda su Google e digita “site:urlsitoweb”. Dovresti vedere una serie di risultati che rappresentano il numero di pagine indicizzate.

Qui sotto vedi uno screenshot del mio sito web.

Verifica indicizzazione sito con il comando “site”

Google Search Console

Se hai già creato un account su Google Search Console puoi andare nel menu a sinistra, sezione “Indice” e poi cliccare su “Pagine“. Qui hai una schermata con il numero delle pagine indicizzate e non, compresi i motivi per cui non sono state inserite nel database di Google. 


Verifica pagine indicizzate e non su Google Search Console

Ad esempio è possibile che la pagina di ringraziamento, la cosiddetta “thank you page”, rientri tra queste perché nel pannello di Yoast SEO hai vietato ai motori di ricerca di mostrare la pagina nella serp.

Ti mostro un esempio per la pagina di ringraziamento del mio corso SEO gratuito.


Blocco indicizzazione pagina sul plugin Yoast SEO

Di come usare Google Search Console per verificare l’indicizzazione dei tuoi contenuti ne ho parlato anche nella mia guida al SEO copywriting, un ebook di 56 pagine che ti aiuta a scrivere non solo contenuti che si posizionano su Google ma anche a gestire in piena autonomia il tuo blog, dal piano editoriale fino alla revisione dei contenuti. Un manuale pratico e dal linguaggio semplice che ti dà un’estrema chiarezza su come procedere passo dopo passo e in cui condivido senza segreti il metodo che mi ha portato a risultati straordinari, dall’aver superato le 120 mila visite sul mio primo blog fino alla vendita di 300 copie del mio libro sulla Calabria.

Monitora l’indicizzazione con un file excel

Il mio suggerimento è di usare entrambi i metodi perché ho notato che Google Search Console non è sempre affidabile al 100%.

Fai così:

  • estrai tutti gli url dalla sitemap del tuo sito. Se hai installato Yoast SEO te la crea in automatico. Digita sulla barra di ricerca “urlsito/sitemap.xml”. Ti dovrebbe apparire questa schermata. Poi copia e incolla gli url di ciascuna sezione (post, pagine, progetti, categorie, tag, etc.) in un file excel dividendoli in fogli e controlla ciascun link sia tramite il comando “site” che con Google Search Console.

Sitemap sito creata con il plugin Yoast SEO

Lo so che è un lavoro impegnativo ma se non monitori l’indicizzazione rischi che i contenuti importanti ai fini del posizionamento non siano visibili ai tuoi lettori e questo significa niente visite, contatti e vendite.

Per questo voglio farti un regalo e condividere con te un file excel di monitoraggio che uso quando faccio l’audit SEO all’inizio del percorso di ottimizzazione SEO dei siti web delle mie clienti. Lo puoi scaricare inserendo i tuoi dati qui sotto.

Come si fa ad indicizzare un sito?

Crea una proprietà su Google Search Console

Il primo step per indicizzare un portale su WordPress è creare una proprietà su Google Search Console, uno strumento gratuito offerto da Google che ti permette di monitorare lo stato di indicizzazione del sito, inviare la sitemap, controllare le parole chiave con cui gli utenti intercettano il portale e tanto altro.

Qui sotto trovi la guida ufficiale gratuita. In alternativa puoi farti assistere dal tuo web designer e mi raccomando fatti aggiungere come utente con il ruolo di proprietario perchè sei tu la titolare del portale.

https://support.google.com/webmasters/answer/34592?hl=it

Crea la sitemap e inviala tramite Google Search Console

La sitemap è la mappa virtuale del sito in formato xml. Al suo interno trovi la lista delle pagine, degli articoli ma anche delle categorie e dei tag.

Se sul tuo sito hai già installato il plugin Yoast SEO crearla è molto semplice: digita sulla barra di ricerca di Google “urlsito/sitemap.xml”. Copia l’url e poi vai su Google Search Console nella sezione “Indice” e poi clicca su “Sitemap” e invia. Inserisci l’ultima parte dopo lo slash (/) e seleziona “Invia“.


Invio sitemap sito con Google Search Console

Usa lo strumento controllo URL di Google Search Console

Questo è il mio strumento preferito quando pubblico un nuovo articolo sul blog oppure faccio qualche modifica a livello di testo, immagini etc. A riguardo ti consiglio anche di aggiornare la data su WordPress: a Google piacciono i contenuti freschi.

Se si tratta di un nuovo post vai sul menu a sinistra, alla terza voce troverai “Controllo Url”. Inserisci il link nello spazio e poi clicca su “Richiedi di Indicizzazione“. Aspetta un paio di minuti fino a quando non termina il processo.


Come richiedere l’indicizzazione con Google Search Console

Se invece il contenuto è già indicizzato e hai fatto delle modifiche ti troverai davanti questo messaggio. Clicca nuovamente su “Richiesta di indicizzazione”.

Richiesta di indicizzazione nel caso di contenuti modificati ma già presenti nel database di Google

Ottieni dei backlink autorevoli

backlink sono link che arrivano da siti esterni e puntano verso il tuo. Quest’attività, definita link building, fa parte della cosiddetta SEO off-page e permette di migliorare l’autorevolezza del tuo sito agli occhi di Google, a patto chiaramente che i link provengano da portali di valore della tua stessa nicchia di mercato e non siano siti spam.

Ora rispondo a un paio di domande che ricevo spesso.

Perché il mio sito WordPress non appare su Google?

Se hai già usato il comando “site” e non è uscito nessun risultato ci possono essere diversi fattori.

Vediamoli uno per uno.

Il tuo sito è andato online da poco

Se il tuo sito è stato messo online da qualche giorno è normale che ancora non sia stato indicizzato da Google: gli spider devono scansionare milioni di siti web ogni giorno. Quindi in questo caso puoi creare la proprietà su Google Search Console se ancora non l’hai fatto e inviare la sitemap.

Attendi una settimana e poi controlla le pagine indicizzate tramite il comando “site” oppure con Google Search Console.

Blocchi file robots.txt

Uno dei motivi per cui il tuo portale non è visibile su Google è perché ci sono delle istruzioni di blocco nel file robots.txt che comunica ai motori di ricerca quale contenuto può scansionare e quale no.

Nell’immagine sotto trovi il file robots.txt del mio sito web.

  • User-agent: *

Indica a quali motori di ricerca sono rivolte le direttive. Nel mio caso a tutti.

  • Disallow: /wp-admin

Significa che la cartella “wp-admin” del sito non deve essere scansionata

  • Sitemap: https://www.luiginalarizza.com/sitemap_index.xml

Anche se il file robots.txt è pensato per dare delle istruzioni allo spider del motore di ricerca può essere usato per specificare la posizione della sitemap.

Se vuoi controllarlo vai nella sezione “strumenti” del plugin Yoast SEO e fai clic su “modifica”.

So benissimo che ti sembra una cosa complicatissima ma è più semplice di quanto credi!

Flag su WordPress

Un altro motivo banale per cui il tuo sito potrebbe non essere indicizzato è la presenza del flag su “Scoraggia i motori di ricerca” nella sezione ” Impostazioni” > “Lettura” di WordPress. Un caso che è successo al sito della mia cliente Gabriella del BBuSS Country Club perché l’agenzia che le aveva realizzato il portale si era dimenticata di toglierlo una volta messo online.


Blocco indicizzazione sito

Impostazioni errate su Yoast SEO

Se una determinata pagina non è indicizzata è possibile che le impostazioni di Yoast SEO sia errate. Controlla sempre nella tab “Avanzate” del plugin se hai consentito che venga mostrata nei risultati di ricerca.

Se hai scritto tanti contenuti la cosa può diventare un po’ complicata. Per velocizzare la verifica vai nella schermata dove hai l’elenco di tutte le pagine e identifica quelle che hanno il pallino blu nella prima colonna di Yoast SEO.

Quelle che vedi qui sotto io le ho impostate volontariamente in “no index” perché come ti ho detto all’inizio dell’articolo non sono importanti ai fini SEO, tipo la pagina della privacy e cookie policy.

Pagine non indicizzate del sito

Quanto tempo ci vuole per indicizzare un sito su Google?

Se segui gli step che ti ho indicato sopra il tuo sito potrebbe indicizzarsi più o meno dopo una settimana, non c’è una tempistica precisa. 

Per il posizionamento i tempi sono molto più lunghi. Per vedere i primi risultati delle strategie di ottimizzazione SEO devi attendere anche sei mesi. Questo dipende da tantissimi fattori tra cui la competitività del settore, l’anzianità del tuo sito, la struttura e la velocità, tutti elementi che incidono sul ranking cioè sul posizionamento.

Se questo articolo ti è stato utile e vuoi migliorare la visibilità del tuo sito sito web su Google puoi iscriverti al mio corso SEO gratuito, inserendo i tuoi dati nel form qui sotto.

Ciao!

Ciao!

Mi chiamo Luigina, mi divido a metà tra la passione per la SEO e l’amore per la mia Calabria. Aiuto freelance, libere professioniste e imprenditrici ad essere più visibili su Google e a farsi trovare online dai clienti ideali, riconquistando un po’ di libertà dai social media. Nella pratica creo e riprogetto siti web posizionandoli sulla prima pagina dei motori di ricerca e mi occupo di formazione. Conosciamoci meglio.

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