Il 15 marzo è stato rilasciato il March 2023 Core Update, uno dei numerosi aggiornamenti dell’algoritmo di Google, ed è possibile che alcuni tuoi contenuti abbiano subito un calo in serp.
Nell’articolo di oggi voglio condividere con te alcune strategie per recuperare il posizionamento perso e affrontare con serenità i successivi update.
Sommario
- Come recuperare traffico dopo l’aggiornamento dell’algoritmo di Google
- Aspetta che l’update sia finito
- Approfondisci gli obiettivi dell’aggiornamento
- Identifica quali articoli hanno subito una retrocessione
- Studia i risultati in serp e migliora i tuoi contenuti
- Rispondi alle domande di Google per valutare la qualità dei tuoi testi
- Ottimizza la SEO on page
- Cura l’aspetto tecnico del tuo sito web
Come recuperare traffico dopo l’aggiornamento dell’algoritmo di Google
1. Aspetta che l’update sia finito
Il primo suggerimento che ti do prima di correre sul tuo sito e stravolgerlo è aspettare che l’aggiornamento sia terminato e la serp sia di nuovo stabile.
È normale che durante il periodo dell’update i contenuti subiscano delle fluttuazioni: alcuni saliranno, altri invece che erano ben posizionati perderanno traffico e visibilità.
Il metodo migliore per sapere quando è in atto un aggiornamento dell’algoritmo è consultare il tool Sensor di Semrush che mostra la volatilità della pagina dei risultati del motore di ricerca negli ultimi 30 giorni.
Ad esempio nello screenshot qui sotto puoi vedere come il 29 marzo, il giorno successivo al completamento del March 2023 Core Update, il punteggio di volatilità della serp è stato alto.
Se vuoi essere aggiornata sugli update che effettua Google puoi cliccare in alto a destra e ricevere le notifiche via mail o direttamente nel browser.

2. Approfondisci gli obiettivi dell’aggiornamento
Google per migliorare la qualità dei risultati di ricerca e portare avanti la missione di dare agli utenti informazioni pertinenti e affidabili, lancia regolarmente degli aggiornamenti. Update che possono riguardare la lotta allo spam o che focalizzano l’attenzione sui contenuti di valore come è stato ad esempio con Google Panda nel 2011 e poi con il recente Helpful Content Update di agosto 2022.
In entrambi i casi lo scopo è stato valorizzare quei contenuti scritti più per le persone che per posizionarsi sui motori di ricerca.
L’algoritmo evoluto del gigante di Mountain View, basato sul modello di machine learning, riconosce perfettamente quei testi scritti unicamente per forzare il posizionamento da quelli più originali che soddisfano a pieno le aspettative dei visitatori, quindi occhio!
A parte questo dobbiamo sempre ricordare che i nostri portali sono valutati dai quality rater, un esercito di 16 mila persone in tutto il mondo (dato aggiornato a dicembre 2022), di cui 4 mila nell’area Emea (Europa, Medio Oriente e Africa).
Queste figure prendono come riferimento le linee guida in inglese fornite da Google in circa 180 pagine e danno dei feedback sul valore dei risultati presenti in serp. Valutazioni che non hanno un impatto diretto sul posizionamento dei siti ma servono al motore di ricerca per migliorare i suoi algoritmi e quindi il ranking (posizionamento) finale.
3. Identifica quali articoli hanno subito una retrocessione
Una volta che hai compreso qual è l’obiettivo dell’aggiornamento devi capire quali articoli hanno subito un calo di traffico.
La prima cosa che ti consiglio di fare è creare un file excel da aggiornare regolarmente. Ho condiviso il modello che uso dal 2016 con chi acquista la mia guida pdf al SEO copywriting.
In ogni caso è bene andare sul sicuro e controllare il posizionamento con tool professionali come Seozoom. Su questa piattaforma puoi inserire il tuo progetto e aggiungere le keyword da monitorare.
Qui sotto vedi alcune parole chiave per cui mi sono posizionata in prima pagina e che mi portano traffico profilato.

In alternativa puoi:
- delegare questa attività ad una professionista. Io mi occupo del monitoraggio del posizionamento per le clienti che vogliono mantenere l’investimento fatto con l’ottimizzazione SEO del sito web.
- Usare Ubersuggest.
- Effettuare una verifica manuale in incognito su Google se hai la sicurezza che le parole chiave di tuo interesse hanno un volume di ricerca e non sono molto competitive.
Di come verificare il posizionamento ne ho parlato in questo post.
Come verificare il posizionamento su Google: 3 metodi per farlo gratis
4. Studia i risultati in serp e migliora i tuoi contenuti
Se vuoi recuperare un po’ di posizioni dopo un update devi ottimizzare gli articoli che sono stati declassati. Parti dall’analisi della serp e osserva attentamente cosa hanno scritto i tuoi competitor presenti sulla prima pagina. Se sono lì è perché Google ha ritenuto i loro contenuti migliori rispetto ai tuoi. Non ti dico di copiare né tantomeno di fare un collage ma di prendere spunto e condividere tutto ciò che di valore hai imparato dalla tua esperienza.
Devi dimostrare a Google ma soprattutto ai tuoi lettori che hai una conoscenza approfondita di quello che hai pubblicato. Devono atterrare sul tuo sito e trovare la risposta più chiara, approfondita e originale possibile alla loro domanda o meglio definita query di ricerca altrimenti non torneranno più e l’avrai persi per sempre.
In parole povere devi rispettare il paradigma E-E-A-T, acronimo di Experience (esperienza), Expertise (competenza), Authoritativeness (autorevolezza) e Trustworthiness (affidabilità).
5. Rispondi alle domande di Google per valutare la qualità dei tuoi testi
Google ha condiviso un documento composto da ben 32 domande suddivise in 5 blocchi per aiutare i content creator a capire se stanno scrivendo contenuti adottando un approccio people-first o search engine-first, cioè per le persone o per i motori di ricerca.
Lo trovi qui su questa pagina.
6. Ottimizza la SEO on page
A parte il contenuto puoi migliorare la SEO on page, cioè tutti gli elementi SEO che si trovano all’interno della pagina web di un sito: tag title, meta descrizione, immagini, link interni ed esterni.
Fai attenzione anche alla formattazione del testo e alla gerarchia dei tag heading (h1, h2, h3), alle immagini, ai link interni ed esterni.
Per approfondire puoi leggere questo articolo.
Ottimizzazione SEO onpage: 9 trucchi per farla su WordPress
7. Cura l’aspetto tecnico del tuo sito web
L’ultimo suggerimento che ti do per recuperare il posizionamento in serp dopo un update di Google, è valutare la SEO tecnica del tuo sito web.
Se il portale è lento a caricare perché hai caricato immagini che pesano diversi megabyte oppure ha problemi ad eseguire la scansione e l’indicizzazione dei contenuti, tutto quello che fai risulterà vano.
Di come fare un’analisi approfondita del tuo sito web dal punto di vista tecnico e dei contenuti ne ho parlato nell’articolo relativo all’audit SEO:
Come fare l’analisi SEO del tuo sito web
Se vuoi posizionare gli articoli del blog e avere un supporto nella revisione puoi acquistare la mia guida in pdf al SEO copywriting, l’ebook pratico di 56 pagine in cui condivido con te senza segreti tutto ciò che ho imparato in 7 anni di esperienza diretta nel campo.
Parto con un po’ di teoria e poi tocco man mano tutti gli aspetti in modo semplice e senza usare paroloni tecnici, dal piano editoriale fino alla modifica degli articoli.
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