Quando hai sentito nominare per la prima volta la SEO hai pensato che si tratta di una materia troppo tecnica che ha a che fare solo con codici e html? Tranquilla, è una cosa normalissima! Anch’io quando ho iniziato nel 2016 avevo un po’ di timore ma mi sono lanciata lo stesso perchè credo che con un po’ di impegno nulla sia impossibile. Ho seguito un corso di formazione SEO e ho fatto pratica sul mio primo sito web scrivendo degli articoli sulla Calabria ottimizzati per i motori di ricerca.
Con il tempo mi sono resa conto che sì, un po’ di robe tecniche ci sono, superabili, ma di fatto per avere successo online devi comprendere l’intento di ricerca dei potenziali clienti su Google e dare loro la migliore risposta possibile con i tuoi contenuti.
Se vuoi avvicinarti alla SEO e non sai come iniziare a dare più visibilità al tuo sito web ho preparato per te una guida pratica con tutti i primi step da fare.
Sommario
- Guida SEO per principianti
- Realizza un sito su WordPress
- Scegli un buon servizio di hosting
- Studia i competitor organici
- Installa Google Analytics e Google Search Console
- Usa un tool per la ricerca delle parole chiave
- Scrivi sul blog
- Crea un file excel per il monitoraggio
- Pubblica dei video su YouTube
- Segui un corso SEO per principianti
Guida SEO per principianti: 9 passi da seguire
1. Realizza un sito su WordPress
Il primo consiglio che ti do per iniziare a fare SEO è creare il tuo sito web su WordPress, una piattaforma ideata e costruita con il preciso obiettivo di migliorare il posizionamento sui motori di ricerca. Questa cosa è stata anche ribadita da Matt Cutts, ingegnere che lavora per Google, durante il WordCamp di San Francisco nel 2009.
WordPress tecnicamente è un CMS, acronimo di Content Management System, cioè un sistema di gestione dei contenuti nato nel 2003 che ti permette di essere on line senza conoscere il linguaggio di programmazione, usato per lo più dagli informatici.
Esistono due versioni: WordPress.com e WordPress.org. Con la prima crei un portale nel giro di una mezz’oretta: basta avere un account, caricare foto e testi e hai finito. Ha però dei limiti: non puoi scaricare i plugin, programmi che estendono le funzioni base del tema, e quindi personalizzare il tuo portale. Inoltre, lo spazio web dove carichi i contenuti non è di tua proprietà e non si può ottimizzare a livello SEO.
La versione base di WordPress.com è gratuita ma per alcune funzioni devi avere un account premium.
WordPress.org ti consente di costruire un sito web cucito su misura per le tue esigenze e con tante funzionalità date dai numerosi plugin a disposizione. Ad esempio grazie a Yoast SEO puoi avere delle dritte su come migliorare i testi ma attenzione a non fissarti sul semaforo verde. In più, la titolare del portale sei tu.
Prima di installarlo devi acquistare un dominio, il nome del sito, e un hosting, ossia lo spazio web dove è ospitato.
Per approfondire puoi dare un’occhiata a questo articolo:
Come mantenere il controllo del tuo sito web
Il mio suggerimento è di partire già con un portale progettato in ottica SEO perchè senza sarebbe uno dei milioni di siti buttati nell’oceano nel web e poi perchè credo che non serva a nulla un sito che non riceve visite qualificate e non ti porta contatti e clienti. Il rischio che corri è affidare la tua strategia di marketing e comunicazione ai social media che di fatto sono piattaforme che non puoi controllare in nessun modo.
Se invece sei già presente on line, puoi verificare il tuo posizionamento con tool come Ubersuggest: se il traffico è basso vuol dire che il web designer non l’ha ottimizzato per i motori di ricerca. In questo caso è bene fare un’analisi SEO del tuo sito web, una ricerca delle parole chiave e poi riorganizzarlo andando a migliorare ogni elemento della SEO on page.
2. Scegli un buon servizio di hosting
L’hosting è lo spazio fisico dove si trova il tuo portale. Pagare un po’ di più e sceglierne uno di qualità significa anche migliorare l’esperienza utente ma soprattutto la velocità con cui si carica il sito, diventato fattore di ranking per Google. Che cosa significa? Significa che Google attribuisce un punteggio ad ogni portale e quelli che hanno un fattore di ranking alto hanno più probabilità di risultare ai primi posti sul motore di ricerca.
Al momento il migliore hosting presente sul mercato è Siteground: ha un supporto fantastico 24 ore su 24 e ti offre dei backup regolari del sito. Un’alternativa molto valida soprattutto per il prezzo di 59,00 euro è Host.it che sto testando per Calabria nell’Anima, il mio nuovo sito web dedicato alla mia terra. Forse l’unica nota un po’ stonata è l’interfaccia grafica, per il resto è ok anche perchè offrono un’assistenza telefonica in italiano 365 giorni l’anno e hanno i datacenter a Lucca, Pisa e Torino. Questo significa in altri termini velocità.
3. Installa Google Analytics e Google Search Console
I due tool che ti consiglio di installare per partire con il piede giusto come principiante sono Google Analytics e Google Search Console. Il primo ti permette di monitorare il traffico sul sito web e tenere sotto controllo il comportamento degli utenti. Il secondo verifica lo stato di salute del portale ed è utile per risolvere i problemi di indicizzazione, sapere quali sono i link che ricevi da altri siti e individuare le parole chiave organiche con cui le persone intercettano i tuoi contenuti.
Nell’articolo qui sotto ti spiego come usare Google Search Console in modo semplice e senza tecnicismi.
Google Search Console: guida semplice per chi inizia
4. Studia i competitor organici
Se hai già fatto un buon lavoro di personal branding sai quali sono i concorrenti nella tua nicchia di mercato ma di fatto potrebbero non coincidere con i competitor organici, cioè coloro che sono presenti sulla prima pagina dei motori di ricerca per le keyword importanti per la tua attività.
In questo caso ti consiglio di:
- analizzare il posizionamento di quelli già noti con strumenti come Ubersuggest oppure Seozoom.
- aprire una scheda su Google in incognito, per non influenzare i risultati, e digitare le parole chiave di tuo interesse. Segna su un foglio i siti web presenti sulla serp e poi studia il posizionamento con i software che ti ho citato.
5. Usa un tool per la ricerca delle parole chiave
Per cominciare a fare bene SEO e portare il tuo sito sulla prima pagina di Google è necessario individuare le keyword per cui vorresti posizionarti online e selezionare quelle con un volume di ricerca adeguato e con un basso livello di competitività.
Prima di passare direttamente ai tool fai un po’ di brainstorming per le parole chiave commerciali e informative con tool gratuiti offerti direttamente dal gigante di Mountain View come Google Suggest, le ricerche correlate, il box “le persone hanno chiesto anche”. Tutti strumenti di cui ho parlato nel mio articolo sulla scrittura in ottica SEO.
Una volta finito il brainstorming ed esserti appuntata tutte le keyword puoi passare ai tool.
Tra quelli gratuiti rientrano Ubersuggest, uno strumento freemium che ti permette di sapere con precisione il volume di ricerche medie effettuate dai visitatori nell’arco di un mese e il livello di difficoltà che hai nel posizionare quella parola chiave. Fino a 3 ricerche al giorno è gratuito dopodiché richiede l’upgrade che costa 29,00 euro al mese.
Se ancora non hai installato Google Analytics, grazie a questo software puoi anche controllare quanto traffico stai ricevendo da Google e per quali parole chiave ti sei posizionata. Te ne ho parlato anche in questo post.
Verifica il posizionamento su Google: 3 metodi per farlo gratis
In alternativa c’è Seozoom, la piattaforma SEO professionale che uso per me e per le mie clienti. Ti permette di analizzare i siti web, fare la ricerca delle parole chiave, analizzare la concorrenza, creare dei progetti monitorando l’andamento delle keyword e tanto altro.
Rispetto a Ubersuggest ti dà una metrica molto interessante: la keyword opportunity cioè l’opportunità di posizionarti sulla prima pagina di Google. Un parametro che prende in considerazione due fattori:
1) la fiducia dei motori di ricerca nei confronti dei competitor in TOP 10 (keyword difficulty);
2) quanto sono ottimizzate le pagine in TOP 10 per quella keyword specifica.
Per saperne di più sui tool e sulla strategia che adotto quando porto avanti un progetto di ottimizzazione SEO di un sito web puoi leggere l’articolo qui sotto:
Come scegliere le keywords giuste per la SEO
6. Scrivi sul blog
Per posizionarti sui motori di ricerca il mio suggerimento è di allenarti sul tuo portale e scrivere regolarmente articoli di valore SEO oriented per i tuoi potenziali clienti.
Prima di avventurarti in questa impresa ed evitare di disperdere energie preziose prendi nota delle domande che ti fanno, chiedi quali sono le loro difficoltà e cosa digitano di preciso sulla barra di ricerca. Questo lavoro di analisi ti serve in fase di brainstorming per la ricerca delle parole chiave informazionali, cioè quelle che rispondono ad una domanda specifica.
Per approfondire puoi dare un’occhiata a questo articolo.
Scrittura in ottica SEO: come ho superato le 120 mila visite sul mio primo blog
7. Crea un file excel per monitorare i risultati
Per comprendere come funziona Google ti suggerisco di creare un file excel dove monitorare il posizionamento delle pagine e degli articoli che scrivi sul blog: inserisci il titolo, la parola chiave principale, la data in cui hai pubblicato la pagina/post, il volume di ricerca e il livello di difficoltà, il posizionamento in serp, la data dell’eventuale revisione e di nuovo il posizionamento subito dopo la modifica.
Dell’attività di monitoraggio ne ho parlato in modo più approfondito nella mia guida in pdf al SEO copywriting, un ebook pratico di oltre 50 pagine in cui condivido con te metodi e procedure che mi hanno portato a superare le 120 mila visite sul mio primo blog dedicato alla Calabria e tantissime altre soddisfazioni, tra cui la collaborazione con la famosa rivista di viaggi “That’s Italia“. Uno dei tre bonus che hai in regalo è il file excel di monitoraggio.
8. Pubblica dei video su YouTube
Finora ti ho parlato di come approcciarti alla SEO attraverso il sito web e il blog ma puoi migliorare il tuo posizionamento online anche grazie a YouTube, motore di ricerca video proprietà di Google.
Non so se l’hai notato ma in serp compaiono sempre di più video.
Questa piattaforma è il miglior spazio digitale dove pubblicare contenuti lunghi generati dagli utenti (UGC) che permettono di creare e consolidare una relazione con il nostro pubblico a differenza dei social media come Instagram che invece prediligono contenuti più brevi e hanno una soglia di attenzione molto bassa.
Se ti va puoi seguirmi sul mio canale.
9. Segui un corso SEO per principianti
L’ultimo suggerimento che ti do per iniziare a fare SEO è seguire un corso per principianti. Online ne trovi tantissimi e anch’io ne ho preparato uno semplice e personalizzato di 6 o 12 ore di formazione.
In alternativa, puoi iscriverti al mio corso SEO gratuito, costituito da 7 lezioni via mail, sia teoriche che pratiche. Inserisci i tuoi dati nel form qui sotto. Ti aspetto!
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